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Teatro

Il palcoscenico del "Teatro Don Salvatore Loria" ex "Cinema Teatro Don Bosco" di San Pietro in Guarano

 

Cari amici, tanto tempo fa non c'erano computer, televisioni, radio, play station, game boy. Non c'erano nemmeno i libri, perciò la sera l'unico modo per divertirsi, imparare e passare il tempo era il teatro.

Gia gli uomini primitivi amavano fantasticare perché così potevano dimenticarsi delle loro preoccupazioni.

I primitivi per augurarsi buoni raccolti, per pregare e adorare gli dei e per divertirsi danzavano, cantavano, suonavano rudimentali strumenti, si travestivano con pelli di animali, si pitturavano la faccia e il corpo, facevano processioni, giochi e prove di forza. Con questi riti inizia la storia del teatro.

La prima persona alla quale venne in mente l'idea di una vera e propria rappresentazione fu un certo Tepsi, cinque o sei secoli prima della nascita di Gesù.

Ad Atene usavano fare una gara tra cori, alcuni costituiti da uomini a cavallo chiamati "satiri". Il premio assegnato al vincitore era un capro, detto in lingua greca "tragos". E' per tale motivo che questi primi spettacoli si chiamavano tragedie. Tra i primi a scriverne ricordiamo Eschilo, Sofocle ed Euripide. I teatri, a quel tempo, erano piazze a forma di trapezio. Successivamente la piazza si arrotondò e venne abbellita con un porticato di colonne. Più tardi iniziarono a costruire un palcoscenico a due piani: sotto stava il coro e sopra l'attore. Pensarono anche di costruire gradinate per il pubblico.

A Roma gli attori si travestivano e usavano grandi maschere con diverse espressioni. Un genere in voga fu la farsa, praticamente una commedia. Venivano comunque recitate anche tragedie.

Grandi commediografi furono Livio Andronico, Plauto e Terenzio. Un grande tragediografo fu invece Seneca.

Nel Medioevo scomparvero le grandi rappresentazioni sceniche, ma il teatro sopravvisse attraverso menestrelli e giullari di corte che intrattenevano il pubblico durante le feste di palazzo e vivevano delle offerte degli spettatori. Anche lungo le strade i cantastorie raccontavano le imprese di Carlo Magno o di Re Artù.

Proprio in quel periodo nacque il rito del Presepe e del Santo Sepolcro.

Nel Rinascimento ritornarono le rappresentazioni sia di autori classici, sia di nuovi, che si misero a scrivere novelle di ogni tipo. La Gerusalemme Liberata del Tasso e L'Orlando Furioso dell'Ariosto furono tra le opere più famose. Quest'ultimo fece affermare, nei secoli che seguirono, il Teatro dell'Opera dei Pupi siciliani.

Fu in quel tempo che ad ogni attore venne attribuito un ruolo preciso. Nacque anche il melodramma, che diede il via all'opera lirica. Nel '600 si ricominciò a recitare in maschera e si crearono personaggi con precise caratteristiche (il burlone, il saccente, il sempliciotto). Presero vita così Arlecchino, Pulcinella, Colombina, Brighella, il Dottor Ballanzone, Pantalone, Pierrot e Giangurgolo, tipica maschera della nostra terra.

Fu il periodo della Commedia dell'arte, durante il quale nacquero delle vere e proprie compagnie teatrali e vennero costruiti grandi teatri come La Fenice di Venezia.

Indimenticabili L'avaro e Il malato immaginario, commedie di Molière. Altrettanto indimenticabili Amleto e Romeo e Giulietta, tragedie di Shakespeare.

Tra il '700 e l'800 fiorirono vari generi teatrali, dal melodramma, ricco di colpi di scena, al filone romantico, patetico e strappalacrime, che dava molta importanza alle scenografie. Tra gli autori ricordiamo Goldoni con La Locandiera, famosa commedia; Manzoni, con Adelchi e Il Conte di Carmagnola, tragedie; Goethe con Il Faust, tragedia.

Il piccolo teatro di San Pietro in Guarano fu costruito proprio in quel periodo. All'inizio era una chiesetta, ma intorno al 1940 venne usato per rappresentazioni sceniche.

Nel '900 il teatro viene usato anche per propagandare le idee politiche. Questo fenomeno si avverte anche oltreoceano e il nostro Riccardo Cordiferro ne è un protagonista da poco riscoperto. Nel frattempo successero diverse cose: i teatri divennero stabili e si costruirono nelle città imponenti ed artistici edifici; sorsero le prime scuole di recitazione; nacquero nuovi mestieri e professioni, come il regista, il coreografo, il costumista, lo scenografo, il truccatore.

Tra gli autori più famosi ricordiamo, Ibsen, Brect, Miller, Pirandello .


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