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Sport

Fare sport vuol dire muoversi per mantenersi in forma e per stare insieme. Non è necessario fare gare o vincere per forza. Non bisogna nemmeno mettersi a piangere se si perde, perché quando si gioca o si fa una gara c'è sempre il rischio di perdere.

Gli antichi Romani quando dovevano allenarsi uscivano fuori dalle mura della città attraverso una grande porta. È per questo che dicevano "deportare" come per dire sport. Già gli uomini primitivi amavano muoversi e fare gare.

Gli sport più antichi erano le corse - lunghe, corte o medie -, i salti in lungo o in alto, i lanci - di pietre, bastoni appuntiti e frecce -, il nuoto, le lotte, il sollevamento di pietre, la canoa, le gare con i cavalli, la scherma, i giochi con la palla, fatta di stracci o di cuoio.

Nei paesi orientali lo sport venne praticato per difendersi e per stare in forma; ricordiamo le arti marziali e lo yoga.

Nei paesi occidentali prevalsero le gare. Gli antichi popoli dell'America centrale inventarono i campi, le squadre, le casacche, i caschi, le ginocchiere e delle strane partite.

Solo da poco tempo ognuno, quando può, fa sport anche per stare bene, e così va in palestra o si fa una corsetta o anche solo una passeggiata.

Gli Ebrei usavano molto la fionda, l'arco e facevano il "gioco della pietra di paragone", che consisteva nel sollevare un masso.

Anche gli Egizi usavano le divise e davano i premi ai vincitori e ai perdenti.

Il popolo più sportivo fu quello dei Greci, che inventò altri tipi di gare, come il lancio del giavellotto e quello del disco. Furono proprio i Greci a organizzare per la prima volta i Giochi olimpici, nel 776 a. C. Si tenevano ogni quattro anni nella città di Olimpia, in onore di Zeus.

I giovani dell'antica Grecia facevano anche un gioco durante il quale colpivano la palla con i piedi e con un bastone.

Anche gli antichi Romani facevano gare sportive. Le più famose erano i ludi, ai quali potevano partecipare solo i figli dei ricchi.

Essi amavano i combattimenti tra gladiatori, che a volte erano costretti a uccidersi o a farsi molto male. Questi combattimenti avvenivano nel Colosseo e in altri anfiteatri.

I Romani, già prima di Cristo, avevano palle di tutti i tipi, che chiamavano in modi diversi e con le quali facevano giochi che assomigliavano molto al rugby, alla pallavolo, al tennis e alla pallamano. Probabilmente furono anche loro ad inventare per primi i palloni con la camera d'aria, i quali, oltre ad essere morbidi, potevano rimbalzare ed essere scagliati lontanissimo.

Nel Medioevo, al tempo dei re e delle regine, uno degli spettacoli sportivi più seguiti era il torneo, un finto combattimento tra cavalieri, che però spesso faceva morti e feriti. I cavalieri portavano elmi con strane figure ed enormi pennacchi. Sullo scudo o sulla lancia era legato un nastro, un velo o una sciarpa della dama per la quale combattevano. Anche i cavalli erano riccamente ornati.

Lo spettacolo iniziava con la "giostra". Due cavalieri si scagliavano l'uno contro l'altro con le armi spuntate, fino a quando uno dei due cadeva a terra.

Il vero torneo era l'ultimo giorno. Stavolta erano due gruppi di cavalieri a scontrarsi. Finito il combattimento, i vincitori ritiravano i premi offerti dalle dame o dai giudici del torneo.

Nel Rinascimento si diffusero numerosi giochi con la palla, come testimoniano dipinti presenti in antichi palazzi. A Firenze nacque un gioco che era molto simile al calcio odierno.

In quel periodo Fiore Dei Liberi scrisse un libro in cui spiegava la scherma.

In Francia furono inventati due giochi: quello della pallacorda, praticamente l'antenato del tennis, e un gioco detto "minonette", in cui la palla veniva "schiaffeggiata" proprio come nella pallavolo.

Tutti i giochi citati vennero poi perfezionati in epoca moderna ad opera di insegnanti o istruttori molto bravi.

Nel 1868, a Parigi, venne disputata la prima gara di biciclette.

Il tennis divenne famoso anche in Inghilterra con il torneo di Wimbledon .

Nel 1891 Naismith_James inventò la pallacanestro.

Nel 1895 William G. Morgan perfezionò la pallavolo.

Le prime olimpiadi dell'era moderna si disputatono nel 1896 ad Atene, grazie al barone Pierre de Coubertin, in quale voleva, con questa manifestazione affratellare tutti i popoli della Terra.

Il calcio moderno nacque all'Università di Cambridge in Inghilterra, ad opera di H. de Winton e J.C. Thring. Una curiosità è che le classi, allora erano formate da dieci alunni più il maestro, ed è per questo che ancora oggi le squadre sono di undici giocatori di cui uno è il capitano.

Il calcio moderno nacque all'Università di Cambridge in Inghilterra, ad opera di H. de Winton e J.C. Thring. Una curiosità è che le classi, allora erano formate da dieci alunni più il maestro, ed è per questo che ancora oggi le squadre sono di undici giocatori di cui uno è il capitano.


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