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Archimede

Chi va in crociera, con grosse navi galleggianti che hanno piscine, ristoranti, sale da gioco, ecc., forse non sa che deve ringraziare Archimede, il primo ingegnere della storia

Egli fu anche il primo a mandare l'acqua in salita, attraverso una pompa di legno fatta da un tubo con una vite dentro.

Vite di Archimede

Se oggi possiamo correre in bici, frenare all'improvviso e fare salite incredibili, ancora una volta dobbiamo ringraziare gli studi che Archimede ha fatto sulle leve, come ad esempio sulla puleggia. Pare che egli ebbe occasione di dire «Datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo!».

Un correttore a nastro con puleggia interna

Archimede nacque a Siracusa nel 287 a.C. Andò a scuola ad Alessandria d'Egitto. Un giorno accadde che Siracusa fu assediata dall'esercito romano, ma Archimede escogitò diversi stratagemmi per difendere la città, come catapulte e specchi ustori.

Si racconta che il re Gerone lo incaricò di scoprire se una corona fosse tutta d'oro come egli l'aveva ordinata. Archimede ci pensò giorno e notte, fino a quando, entrando in una vasca da bagno, vide traboccare dell'acqua... In quel momento gli si accese una lampadina e pare che corse fuori tutto nudo gridando "Eureka! Eureka! (Ho trovato! Ho trovato!)". Immerse la corona nella vasca e segnò quanta acqua riusciva a sollevare. Si fece dare poi una quantità d'oro pari al peso della corona immergendolo a sua volta. Si accorse che la corona spostava più acqua. Concluse perciò che essa doveva contenere un materiale diverso dall'oro, con peso specifico minore!

Si dice che i Romani lo uccisero mentre stava pensando a come risolvere un problema.

Oltre alle cose che abbiamo già visto, ne studiò molte altre: i numeri, le forme geometriche, l'universo. Scrisse anche numerosi testi scientifici.

Per primo riuscì a calcolare la superficie del cerchio e della sfera, scoprendo che se dividiamo la lunghezza di una circonferenza per quella del suo diametro il risultato è sempre di 3,14, cioè un numero fisso detto anche "pi greco", poiché indicato con questa lettera dell'alfabeto greco.

Era sicuro che l'universo a un certo punto terminasse. Gli scienziati moderni la pensano un po' come lui, anche se per secoli si è pensato il contrario. Egli forse fu il primo a costruire un planetario, cioè un modello in miniatura dell'universo. Qualcuno gli attribuisce anche la costruzione di un organo idraulico a canne, con una pompa a pedale che lo faceva funzionare in maniera costante.

Fu probabilmente anche tra i primi ad occuparsi di come dimostrare le verità scientifiche attraverso delle prove ottenute con gli esperimenti (metodo scientifico).


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